E’ notte, anche per Odisseo

Dopo essere naufragato di notte, nuotando da solo, sull’isola dei Feaci, Odisseo trova un giaciglio e si mette a dormire.

“E mosse verso la selva; la trovò non lontano dall’acqua,
su una piccola altura; s’infilò sotto un doppio cespuglio,
cresciuto insieme da un ceppo d’olivo e oleastro.
Non l’umida forza dei venti lo attraversava,
mai il sole ardente lo penetrava,
mai passava la pioggia, così fittamente
erano cresciuti intrecciati uno all’altro; e sotto questi Odisseo
s’infilo, si preparò con le mani un giaciglio
largo, ché c’era un gran mucchio di foglie,
tanto da riparare anche due uomini o tre
in tempo d’inverno, per quanto fosse maligno.

Gioì a vederlo Odisseo, costante, glorioso,
e vi si stese nel mezzo e si versò addosso le foglie.
Come qualcuno un tizzo nasconde tra molta cenere nera,
laggiù, all’orlo dei campi, perché non ha intorno vicini,
serbando il seme del fuoco, per non andar chissà dove ad accenderlo:
così tra le foglie stette nascosto Odisseo: e Atena
gli versò il sonno suglio occhi, perché gli guarisse più presto
la spossante stanchezza, fasciando le palpebre”

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2 Responses to E’ notte, anche per Odisseo

  1. manu_ela ha detto:

    e dopo aver letto questo post stupendo, vado anch’io verso il mio giaciglio sperando che Atena mi versi il sonno…

  2. Ego ha detto:

    ATTENZIONE! QUESTO BLOG E’ FALLITO!

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